Il Complesso > Cripta
Cripta - Colonne
Le Colonne sono 35 (di cui 24 originali) di svariate forme: alcune cilindriche, altre scanalate, a varie facce o con qualche bell’ornato.
"Esse sembrano poste lì alla rinfusa e ci danno l’idea dell’antichità molto remota di questa Basilica, che così viene chiamata nel famoso diploma di Rachis re dei Longobardi, del 15 maggio 742".
Anche i capitelli sono di forme singolari e diverse: prevalgono quelli a forma di calice e di paniere, molti ricchi di foglie di palma o di loto, con figure zoomorfe, storiche e anche simboliche. Gli uni differenti dagli altri con l’abaco a mensoline piane sulle quali voltano gli archi a soggetto, a tutto sesto, e a mensoline più piccole (peducci) ad angolo, dalle quali si muovono le volte a crociera, che insieme agli archi formano il soffitto di questa primitiva chiesa.
Nel descrivere ciascuna colonna si terrà presente quanto ci riferisce Mons. Volpini nel suo opuscolo già tante volte citato: “La Basilica o Chiesa Longobarda Amiatina” (1929). Si omette la descrizione delle basi perché in ogni colonna ritorna sempre la solita scalata di bastoncini rotondi o quadrati gravanti sul plinto.
1. COLONNA DEL NODO GORDIANO O DI SALOMONE
Nella parte superiore del fusto si vede, intrecciato a fune, il meraviglioso nodo Gordiano. Gordio era una antica città della Frigia in Asia Minore, famosa per il nodo col quale era legato il giogo dei buoi al timone del carro consacrato a Zeus. Un oracolo diceva che
chi avesse sciolto il nodo avrebbe ottenuto il dominio dell’Asia Minore. Alessandro il Macedone eluse l’oracolo, tagliando il nodo con un sol colpo di spada. Il capitello è tutto ornato da lunghi caulicoli (viticci) ricurvi, intercalati da piccole foglie. Per la simbologia cristiana il nodo gordiano rappresenta l’eternità divina, senza inizio e senza fine.
2. COLONNA OTTAGONALE
Così detta perché ha il fusto composto da otto facce rettangolari. Il capitello ha quattro grandi foglie a scorza, attorcigliate in alto sotto le mensoline degli archi, e quattro più piccole d’acanto, ricurve sotto le mensoline acute da dove parte la volta a crociera.
3. COLONNA A 16 FACCE O STELLATA
Nel capitello si notano quattro foglie di palma oblunghe; cordoni semicircolari che vanno da un angolo all’altro degli appuntiti peducci, racchiudenti ognuno un tondo contornato da un altro cordone circolare.
4. COLONNA A SQUAME FOGLIATA
Dalla base della colonna (imoscapo) partono 6 file di lunghe foglie a punta, simili a squame sovrapposte, che si ripetono per dieci volte lungo il fusto fino al collarino che ha un elegante intreccio a due funi. Il capitello presenta otto teste di buoi.
5. COLONNA ADDOSSATA AL MURO
Lungo il fusto spicca una croce bizantina (crux gemmata), pur non escludendo che si possa trattare di una alabarda. Il capitello è formato da foglie arrotondate. Certamente non si trova nella sua collocazione originale.
6. COLONNA CON TESTE DI MONTONI
Quattro teste di montoni e quattro doppie foglie d’acanto piegate su se stesse formano il capitello di questa colonna che ha il fusto cilindrico.
7. COLONNA CON PICCOLE FOGLIE NEL CAPITELLO
E’ stata rimessa in luce e consolidata nei recenti lavori perché pericolante; per questo motivo fu rivestita con un muro di sostegno, oggi rimosso.
8. COLONNA NUOVA
Nel togliere il muro di sostegno la colonna risultò mancante. Il capitello è originale e presenta delle grosse foglie d’acanto, piegate su se stesse nella parte alta. In ciascuna di esse sono raffigurate altre piccole foglie.
9. COLONNA SIMBOLICA
Nel capitello campeggia un’annosa vite, simbolo dell’Eucarestia che spande i suoi tralci con poche foglie e abbondantissimi grappoli d’uva; girando coinvolge una testa d’ariete, un agnello ritto e una testa di pecora. L’uva appartiene oltre che alla simbologia sacra cristiana, anche a quella longobarda.
10. COLONNA COMPOSTA
Sotto il collarino, lungo il fusto, sono sporgenti quattro colonne con i loro capitelli: uno ornato di caulicoli e gli altri tre di ingegnosi nodi. Formano il capitello quattro foglie rettangolari ripiegate a corteccia, e altre quattro oblunghe, accartocciate e piegate in punta su se stesse.
11. COLONNA STORICA
Nel capitello, intercalati da teste di cavallo, sono raffigurati quattro personaggi: forse i fondatoti di questa Abbazia. La prima figura, posta nella parte prospiciente l’abside maggiore, rappresenta una testa virile barbuta, tagliata alla sommità della fronte, per cui appare cinta di corona, entro un’aureola cuspidale; ha alla destra uno scettro e sotto la lunga barba un segno che in scrittura etiopica significa re; potrebbe raffigurare Re Rachis. Segue poi una testa regale di donna, il cui diadema dalle tempie sale alla fronte, racchiusa entro un’aureola; questa dalla sommità del capo scende fino al listello che cinge il capitello; questa faccia muliebre potrebbe essere attribuita alla regina Tasia o Erminia, moglie di Re Rachis. Appare quindi una testa di Monaco con zucchetto, nel quale si individuerebbe Erfo, primo abate del Monastero. Infine un cavaliere, avvolto in un manto, con un ginocchio a terra, tiene nella mano destra un cofanetto e con l’altra regge le briglie del cavallo. Questo gentiluomo non potrebbe rappresentare l’ufficiale di più alto grado della corte di Rachis, mentre porta i denari per la costruzione del tempio amiatino? Nel capitello si può osservare anche una spada, Il fusto presenta 12 scanalature intervallate da 12 tondini ritti in mezzo ad esse fino alla loro metà. I tre piccoli fori a metà della colonna forse servivano per fissarvi la lucerna o, secondo l’uso antico, per tenere appesa la teca con le ostie consacrate.
12. COLONNA A 11 SCANALATURE
Decorano il capitello quattro grosse e doppie foglie a scorza attorcigliata e altrettante doppie e lunghe ed acuminate sotto i peducci. Nel fusto della colonna 11 scanalature, divise da 11 piccoli listelli.
13. COLONNA A VASO TONDO
Il capitello, dalla forma di un vaso schiacciato e largo, ha due orli rotondi a gola rientrante, di cui uno più grosso. Il fusto della colonna é composto da quattro rettangoli in aggetto, a facce convesse, divisi da altri quattro rettangoli più piccoli internati.
14. COLONNA A CESTO
Il capitello è formato da trecce di funi intersecate e da un piccolo incavo sopra il tondino, che le dà la forma di una cesta. Il fusto della colonna è ottagonale; l’ornamento alla base a globetti.
15. COLONNA CON FOGLIE ACCARTOCCIATE ED UVA
Il capitello di questa colonna cilindrica è formato da lunghe foglie accartocciate e accoppiate e da quattro caulicoli, a due fusti accoppiati, ritorti a globetti nel vertice. Al piede un listello cinge una corona di mezzi globi convessi intagliati a forma di uova.
16. COLONNA A CESTELLA
Rozze e biforcate foglie e singole accartocciate formano l’ornamento a cestella del capitello. Il fusto della colonna cilindrica termina con una cornice piana sulla quale sta inclinato un giro di globetti con la solita fila di bastoncini.
17. COLONNA A PANIERE
Un intreccio di rametti e foglie forma il capitello, dandogli l’aspetto di un paniere. Anche in questa colonna cilindrica é presente sulla base un tondino ornato a globetti.
18-19. COLONNE DELL’ABSIDE SINISTRA
Sopra un muretto, alto 60 cm., posano due colonne: la prima ha il capitello ornato a I2 dentelli sotto i quali scorre un intreccio a doppia fune; sull’altra poggia un capitello con quattro incavi quadrati, intercalati da quattro mazzetti di tre foglie appuntite e sotto un cerchio a corona. Il fusto cilindrico termina con foglie acuminate.
20-23. COLONNE DELL’ABSIDE CENTRALE
Sono quattro: la prima non é di trachite, ma di pietra verdognola e liscia, ha nel capitello quattro scorze incurvate e quattro globi a fiamma con un grosso meandro a fune. La seconda, in travertino, ha sotto le mensole otto doppie foglie incartocciate e ai peducci altrettante foglie ripiegate. Le altre due sono state scolpite durante i recenti lavori.
24-25. COLONNE DELL’ABSIDE DESTRA
Anche in questa abside un muretto di 60 cm. dove posano due colonne: la prima messa in luce recentemente presenta nel capitello tre file di tasselli, ogni fila è più piccola dell’altra. La seconda colonna invece ha il capitello decorato da diverse immagini. Spicca la figura di un personaggio avvolto in un mantello e col bastone impugnato nella mano destra. Intercalate da tre teste di cavallo, tre teste umane, una delle quali col bavaglio. Si vede inoltre una testa di volpe con un pennuto a penzoloni tra le zanne. In questa absidiola la tradizione popolare indica il luogo dove sorgeva l’albero sul quale apparve il Salvatore a Re Rachis.
26-27.
Sono due mezze colonne di incerta provenienza e mozze, attraverso le quali si apriva l’ingresso alla cripta. Entrambe sono addossate al muro e i capitelli sono in dissonanza con lo stile armonico delle lesene in parete.